Dott. Mauro Carelli  Medico Chirurgo             Specialista in Chirurgia Generale

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TRATTAMENTO DELLE VARICI

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Dott. Mauro Carelli

Medico Chirurgo  Specialista in Chirurgia Generale

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NEWS

LE VARICI DEGLI ARTI INFERIORI

Per varici intendiamo la dilatazione delle vene del circolo superficiale degli arti inferiori.

Le vene diventano varicose quando le valvole hanno perso la loro continenza. Non tutte le vene apparentemente dilatate sono varicose; il criterio per identificare tale stato è la scoperta dell'insufficenza valvolare.


Per valutare questa situazione non è più sufficiente l'esame clinico, occorre effettuare un Eco-Color Doppler per evidenziare reflussi sulle vene safene (grande e piccola), sulle vene perforanti e sulle vene più superficiali.


Per valutare questa situazione non è più sufficiente l'esame clinico, occorre effettuare un Eco-Color Doppler per evidenziare reflussi sulle vene safene (grande e piccola), sulle vene perforanti e sulle vene più superficiali.

Per quanto concerne la cura bisogna tenere conto non solo dello stato della malattia, ma anche di altri fattori esterni, quali il sesso, il numero delle gravidanze, il peso, l'età, assunzione di farmaci, attività lavorativa ecc.



Pertanto ci si avvale di: farmaci, elastocompressione, sostanze sclerosanti ed interventi chirurgici.

L'uso dei farmaci e dell'elastocompressione, viene riservata allo stato iniziale dello stato varicoso.

Le sostanze sclerosanti vengono introdotte all'interno della vena varicosa con lo scopo di irritarne la parete, creando una infiammazione locale che evolve in una fibrosi della vena che porta alla sua scomparsa.

L'intervento chirurgico trova la sua indicazione nelle varici safeniche.

Mentre un tempo le vene da asportare venivano segnate visivamente, oggi un corretto studio pre-operatorio con Eco-Color Doppler definisce esattamente il mappaggio delle vene da operare.

ANESTESIA

Locale, con iniezione di anestetico nei punti d'incisione.

Loco-regionale,con iniezione di anestetico a livello del nervo femorale situato all'inguine con il risultato che con pochi cc d'anestetico si addormenta tutta la gamba.

Peridurale, con iniezione di anestetico a livello lombare.

Generale, addormentando il paziente con farmaci inalatori e perfusori.


TECNICHE CHIRURGICHE

STRIPPING



CHIVA

Con la tecnica CHIVA si conserva la vena, creando delle legature mirate della safena a livello delle vene perforanti.

In pratica, il sangue venoso contenuto nelle varici viene svuotato per aspirazione nel sistema venoso profondo.

Indispensabile è la presenza delle vene perforanti che mettono in comunicazione i due sistemi.


NUOVE TECNICHE CHIRURGICA PER GRANDE SAFENA

Sono state introdotte due tecniche cosidette endovasali semiinvasive: ossia la procedura non prevede l'asportazione della vena varicosa, ma si agisce al suo interno con delle sonde particolari ed inoltre è semiinvasiva perché non si asporta la vena varicosa con minimo trauma per il paziente.

Queste due tecniche diverse fra loro hanno in comune lo stesso tipo di procedura.

Queste tecniche sono la RADIOFREQUENZA ed il LASER.

La RADIOFREQUENZA è una fonte di calore che viene applicata alle pareti della vena varicosa con lo scopo di esercitare un restringimento della parete venosa.

Il LASER invece è una fonte di calore elevato che agisce sul colore rosso dei globuli rossi appunto che vengono coagulati.



La SCLEROTERAPIA consiste nell'iniettare di sostanze sclerosanti nelle vene varicose con lo scopo di ottenere la chiusura del vaso venoso dilatato.




PERIODO POST-OPERATORIO

Al termine dell'intervento di grande ed/o piccola safena si applica una compressione con benda o calza. Il paziente viene mobilizzato dopo alcune ore.

Le dimissioni possono avvenire la sera stessa dell'intervento o meglio ancora il mattino successivo. Prudentemente, il paziente può essere seguito nella prima notte da personale specializzato. A domicilio il paziente effettuerà le opportune medicazioni e bendaggi; dovrà muoversi e deambulare.

Dopo 7/10 giorni vi sarà la rimozione dei punti di sutura e la compressione opportunamente cambiata giornalmente verrà mantenuta per circa un mese.